Las Vegas: città di luci, colori e… casinò. Già, perché l’associazione viene quasi automatica quando si pensa al capoluogo della contea di Clark, nel Nevada. Il tutto nonostante il gioco d’azzardo non abbia mosso i primi passi in America, bensì in Italia. La prima vera sala da gioco sorse infatti in Italia, a Venezia. Solo più tardi i casinò avrebbero iniziato a dire la loro anche negli stati a stelle e strisce. Mentre il casinò di Venezia è datato 1638, infatti, il primo casinò di Las Vegas è nato nel 1906, quando John Miller costruì l’Hotel Nevada. Tuttavia, la legalità del gioco era un argomento tabù all’epoca e così la struttura ebbe vita breve. Sarebbe stata solo questione di tempo prima che la città si rivelasse florida per quanto riguarda il settore del gioco d’azzardo. D’altronde, il destino era già nel nome: “Las Vegas” è una dicitura spagnola con la quale si indicano dei terreni fertili.

Così, nel 1931 l’Hotel Nevada si trasformò nel Sal Sagev (contrario di “Las Vegas”), ma per molti fu il Flamingo Hotel ad inizializzare il boom dei casinò in America, nel 1946. Anche per questo l’edificio viene considerato, forse erroneamente, come il primo vero casinò del posto. Da lì in avanti, l’escalation fu inevitabile: in numerose zone d’America iniziarono a spuntare casinò senza soluzione di continuità, dando vita a un business che dura ancora oggi, a distanza di un secolo.

La maggior parte dei casinò si affida a delle strutture alberghiere o a dei resort come trampolini di lancio. Evidentemente, l’intento è quello di fornire ai giocatori uno spazio di evasione totale, nel quale rilassarsi con più agi possibili, senza troppe distrazioni. I gestori di queste attività vogliono infatti che la clientela sia dedita quasi esclusivamente al gioco quando entrano in una sala. Le attrazioni possono essere di tutti i tipi: si va dai giochi di carte alla roulette, passando per le classiche slot machine, le famose “macchinette” che non smettono mai di produrre suoni studiati appositamente per solleticare l’orecchio degli appassionati.

Perché, però, proprio Las Vegas è entrata nell’immaginario collettivo come la città del gioco per eccellenza? Il motivo è presto detto. Nel corso degli anni l’azzardo è stato legalizzato, così come la vendita di alcoolici. In tutte le ore della giornata. Così Las Vegas si è guadagnata anche il soprannome di “Città del peccato”. Oggi la Las Vegas Boulevard South è una delle strade più frequentate del continente americano e nel tempo la città ha ispirato facilmente anche il mondo del cinema. Come se non bastasse, il clima del luogo è tale da favorire il turismo, con rare precipitazioni nel corso dell’anno.

La città gode comunque anche di qualche background poco simpatico. Ne è la prova la storia di Bugsy Siegel, il famoso gangster di Las Vegas che ci mise poco a inserire la criminalità nelle sale da gioco, almeno nei primi tempi, quando in giro si fiutò l’opportunità di un nuovo business. Oggi Las Vegas è una città molto più tranquilla sotto questo punto di vista, ma l’azzardo è pur sempre l’azzardo e al tavolo verde si possono incontrare personaggi di tutti i tipi.