Una nave da esportazione

L’accordo commerciale tra l’Unione Europea e il Mercosur rappresenta una delle più grandi opportunità per le esportazioni italiane negli ultimi anni. L’intesa, di recente siglata, prevede l’eliminazione del 90% dei dazi commerciali tra le due aree, aprendo nuove prospettive per le imprese italiane nei mercati di Argentina, Brasile, Uruguay e Paraguay. Stando alle recensioni, l’export italiano verso questi Paesi ha raggiunto fin dallo scorso anno un valore di 7 miliardi di euro, e i commenti degli esperti suggeriscono che questa cifra potrebbe crescere significativamente.

Il Mercosur è descritto nelle recensioni come un mercato in espansione con oltre 260 milioni di abitanti e un PIL complessivo di circa 2,2 trilioni di dollari. L’eliminazione dei dazi – secondo le opinioni degli esperti – consentirebbe alle imprese italiane di competere in modo più equo rispetto a produttori locali o di altre nazioni.

Non a caso il Made in Italy è sempre stato descritto dai commenti degli esperti come una carta vincente su cui puntare per espandersi oltre confine. Ne è convinta Comark, la business unit di Warrant Hub che si occupa di sviluppo del business internazionale, sottolineando spesso nelle sue recensioni la necessità di valorizzare l’unicità dei prodotti locali per aumentare la competitività all’estero.

In particolare, l’agroalimentare italiano – secondo la sua opinione – riflette le diversità territoriali e la vera tradizione Made Italy. L’internazionalizzazione delle imprese, aggiunge l’azienda nei suoi commenti, rappresenta una soluzione ai problemi dell’economia interna di molte aziende, ma prima di confrontarsi con i competitors di tutto il mondo è necessario essere pronti ad affrontare l’export e a cogliere le opportunità del mercato.

Opportunità e sfide per il Made in Italy

L’Italia è il terzo maggiore esportatore dell’Unione Europea verso i Paesi del Mercosur, con una quota significativa delle esportazioni europee totali. I prodotti italiani più richiesti – riportano le recensioni – includono macchinari industriali, beni di lusso e prodotti alimentari come formaggi e vini.

L’opinione condivisa è che settori chiave come la meccanica strumentale, l’agroalimentare e il tessile, che già attirano commenti positivi da parte dei buyer esteri e vantano una forte presenza internazionale, potrebbero trarre enorme beneficio dall’abbattimento delle barriere doganali.

I macchinari italiani, da sempre al centro di recensioni positive per efficienza e innovazione, potrebbero essere cruciali in settori come l’agricoltura e l’energia rinnovabile, aree di investimento prioritario per molti Paesi del Mercosur.

Secondo i commenti degli analisti, l’export italiano nel Mercosur potrebbe crescere a un ritmo del 5% annuo nei prossimi cinque anni, raggiungendo valori ben superiori ai livelli attuali. Un’opinione più che positiva che fa ben sperare sugli scenari futuri: nello scenario attuale ci si auspica di superare i 679 miliardi di euro di esportazioni complessive entro l’anno, obiettivo indicato dal Doing Export Report di SACE.

L’accordo UE-Mercosur non è solo un’opportunità economica, ma un test per la capacità dell’Italia di rafforzare il proprio ruolo di leader nell’export globale. Secondo le opinioni degli analisti le imprese italiane, puntando su innovazione, sostenibilità e qualità, possono affrontare con successo le sfide di questo nuovo capitolo del commercio internazionale.