scuole

La pandemia di coronavirus ha delle conseguenze importanti anche per quanto riguarda il sistema dell’istruzione. Anche nel nostro Paese sono state chiuse le scuole per obbedire alle restrizioni dettate dal Governo per limitare la diffusione del contagio. In Italia si parla di riaprire le scuole direttamente a settembre. Nel frattempo il Ministero sta elaborando un piano specifico in vista della riapertura delle scuole e non si esclude che possa essere riproposta la didattica a distanza almeno in una prima fase. Non tutti i Paesi però stanno seguendo questa linea di restrizioni grandi. Infatti per esempio dalla Francia arriva la notizia che Macron avrebbe intenzione di riaprire gli istituti scolastici al più presto.

La dichiarazione di Licia Ronzulli

Licia Ronzulli, presidente della commissione parlamentare per l’infanzia e l’adolescenza, in una recente intervista ha avuto modo di rilasciare alcune interessanti dichiarazioni riguardo alla scelta della Francia per la riapertura delle scuole.

L’esperta da un lato ha definito prematura la scelta di Macron. Tuttavia il fatto di essere disposti a riaprire le scuole nonostante persista l’epidemia, secondo la Ronzulli, potrebbe essere soltanto l’ammissione di un problema esistente, linea che invece non sarebbe stata seguita nel nostro Paese.

A sostegno di questa tesi la parlamentare mette in evidenza il fatto che Macron abbia evidenziato la necessità di riaprire le scuole per evitare questioni di disuguaglianza.

Sono esatte le percentuali sulla didattica a distanza?

Secondo Licia Ronzulli, il Governo in Italia starebbe operando in maniera differente. Il suo giudizio non è stato molto clemente nei confronti dell’Esecutivo italiano e nei confronti della Ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina.

La parlamentare ha detto che in Italia si tende a dichiarare che tutto vada bene con la didattica a distanza, anche se secondo lei tutto ciò non corrisponderebbe alla verità.

Secondo Licia Ronzulli, la Ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina avrebbe fatto riferimento a delle percentuali molto alte riguardo al numero degli studenti che possono usufruire della didattica a distanza. Eppure, fa notare la parlamentare, anche importanti istituti di indagine come l’Istat hanno sottolineato come un terzo delle famiglie italiane non abbia un computer.

Il Ministero in Italia ha deciso di incontrare i sindacati

Il Ministero dell’Istruzione in Italia avrebbe deciso di affrontare in maniera più precisa la questione della scuola e della didattica a distanza, indicendo un incontro nel quale avrebbe invitato i sindacati.

Diverse sigle sindacali, come anche la Cisl, la Cgil, la Uil, Gilda e Snals, hanno già dichiarato che non saranno presenti. Infatti i sindacalisti non condividono alcune scelte del Ministero, soprattutto perché durante l’incontro si dovrebbe parlare anche di due problemi molto importanti, che riguardano i concorsi e il reclutamento degli insegnanti.

Per affrontare al meglio questi argomenti, i sindacati chiedono un confronto preliminare a livello politico. Infatti, secondo i rappresentanti delle sigle sindacali, sarebbe importante un confronto di questo tipo per contestualizzare bene le due questioni.

I sindacalisti fanno notare che proprio per le prospettive delineate a causa della pandemia rimangono aperti molti dubbi riguardo al reclutamento dei nuovi docenti da attuare anche tramite concorsi.

Nel frattempo il Ministero ha annunciato che non ci sarà un aumento degli organici per l’anno scolastico 2020/2021, anche se a tal proposito ha specificato che ci potrà essere un aumento dei docenti per quanto riguarda alcuni gradi di istruzione. Il tutto andrebbe visto nell’ottica, secondo il Ministero dell’Istruzione, di salvaguardare l’avvio regolare del prossimo anno scolastico.

La Ronzulli ritiene che il presidente Macron, con la scelta di riaprire le scuole, avrebbe dimostrato la volontà di evitare che si formino studenti di serie A e studenti di serie B. La parlamentare si augura che presto il Governo comunichi anche agli italiani la sussistenza di un problema difficile da affrontare.

Fonte: kontrokultura.it