Le pentole a induzione vanno bene anche sul gas?

Chi ha acquistato una o più pentole a induzione da usare sulla piastra si potrebbe chiedere se le stesse siano utilizzabili anche sul gas.

Per rispondere a questa domanda è necessario, prima di tutto, conoscere in maniera approfondita i prodotti di cui si sta parlando.

Le pentole a induzione possono essere realizzate con materiali differenti: la pietra, per esempio, ma anche il rame, l’acciaio, e così via.

Esse si caratterizzano per un fondo particolare, piatto e dotato di uno specifico strato magnetico che deve avere un contenuto elevato di materiale ferroso (la ghisa o l’acciaio, per esempio), in modo tale che nel momento in cui vengono appoggiate al piano di cottura in vetroceramica siano in grado di originare un campo magnetico che si trasforma in calore.

La presenza di bobine collocate al di sotto del piano cottura è ciò che contribuisce alla creazione del piano magnetico. Insomma, perché un piano di cottura a induzione possa funzionare c’è bisogno di padelle ad hoc, con le caratteristiche appena viste.

Sul sito Illa.it è possibile trovare un vasto assortimento di pentole a induzione, di formati diversi, così da consentire di soddisfare ogni genere di esigenza.

Ma come si fa a distinguere una pentola a induzione da una che non lo è?

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Basta guardare sulla confezione del prodotto, che di solito riporta un simbolo ad hoc rappresentato da una molla orizzontale: tale simbolo, che in molti casi è presente anche sul fondo della pentola, sta a indicare che si ha a che fare con un tegame adatto alla cottura a induzione.

Nel caso in cui non ci sia alcun simbolo e si nutrano dei dubbi in proposito, è sufficiente fare una prova pratica e veloce avvicinando al fondo della pentola una calamita: se la pentola attrae la calamita, vuol dire che presenta una base magnetica e, di conseguenza, può essere utilizzata per l’induzione.

Le casseruole che hanno un fondo in ceramica, in vetro, in alluminio o in rame non possono mai funzionare se collocate sui piani a induzione.

Pentole a induzione, ecco come sceglierle

In sintesi, non è detto che tutte le pentole che si possono usare sul gas vadano bene anche sulle piastre a induzione, mentre è vero che tutte le pentole a induzione possono essere utilizzate anche sul gas.

Ma quali sono gli aspetti da tenere in considerazione per compiere una scelta oculata?

Prima di tutto è opportuno prestare attenzione a quanto il fondo è spesso: è importante, infatti, che non sia eccessivamente sottile. Se così fosse, rischierebbe di fondersi, o comunque di piegarsi, a causa del calore elevato.

Il consiglio è quello di comprare solo prodotti certificati, tenendo presente che il costo medio di un tegame o di una casseruola a induzione si aggira sui 30 euro, anche se online non è difficile trovare prezzi più bassi.

Molto dipende dal materiale: le pentole in rame, per esempio, possono costare anche 100 euro.

Un altro elemento da non trascurare è il manico, che deve essere realizzato in modo tale da risultare ergonomico, per assicurare una presa stabile e comoda, con un materiale come il silicone o la resina che resista al calore.

Il fondo delle pentole

Per le pentole a induzione è soprattutto il fondo a determinare la qualità e le tempistiche delle cotture: il consiglio è quello di privilegiare i fondi a più strati, e quindi abbastanza spessi.

Di solito sono presenti due strati composti da un materiale ferroso, come per esempio l’acciaio, e tra l’uno e l’altro c’è uno strato di alluminio che ha il compito di distribuire il calore in modo omogeneo.

Grazie a questo accorgimento, non si rischia di far bruciare gli alimenti a causa di un calore troppo repentino.