Posizionamento su Google

Tutte le operazioni da mettere in pratica durante l’ottimizzazione SEO on page per riuscire ad ottenere un buon posizionamento su Google.

Se sei pratico con un po’ di SEO e di tecniche per migliorare il posizionamento su Google saprai sicuramente che un buon lavoro di SEO si divide in scelta delle parole chiave, ottimizzazione SEO on-page e link building. L’ottimizzazione SEO on page rappresenta, dunque, la fase centrale del lavoro di SEO e probabilmente anche quella più importante anche perché ci consente di rendere il nostro sito fresco, interessante e ben navigabile dall’utente. Nelle prossime righe, dunque, ti indicherò le principali operazioni da mettere in pratica per una buona ottimizzazione SEO on page. 

Le operazioni da mettere in pratica per una buona ottimizzazione SEO on page

  1. Accelerare al massimo la velocità di caricamento del sito web (siti web che impiegano molto a caricare, infatti, portano l’utente medio ad abbandonare la pagina, aumentando il tasso di rimbalzo e comportando una penalizzazione da parte di Google);
  2. Far sì che il sito sia navigabile da ogni tipo di dispositivo (Google considera, infatti, la navigabilità come uno dei fattori sulla quale basa la sua scelta quando decide il posizionamento di un sito web);
  3. Far sì che il motore di ricerca inserisca il sito nelle ricerche pertinenti e nelle parole chiave di proprio interesse (questo passaggio viene messo in pratica inserendo le parole chiave di riferimento nei contenuti testuali, nei titoli, nei sottotitoli, nella metadescription, nei tag, senza dimenticare anche i nomi di immagini, video e contenuti multimediali in genere);
  4. Far sì che il sito sia facile da navigare e inviti l’utente ad acquistare (questo accade grazie ai così detti pulsanti “call to action”, ma anche grazie ad un menu semplice e facilmente fruibile).

Al termine di tutte queste operazioni non vi resterà che dedicarvi alla link building e le probabilità che il vostro sito web arrivi in prima pagina saranno decisamente maggiori rispetto al periodo precedente alla messa in pratica di questa strategia.

Gli errori da non compiere quando si fa ottimizzazione SEO on page

Ma lavorare sull’ottimizzazione SEO on page non è sempre così facile e qualche volta il desiderio di riuscire in tempi brevi potrebbe portare a mettere in pratica azioni che vengono ritenute scorrette da Google e per le quali rischiamo di essere penalizzati. Ecco di seguito, dunque, una lista degli errori più comuni che vengono compiuti durante la fase di ottimizzazione SEO on page.

  1. Ripetere le parole chiave un numero eccessivo di volte all’interno dei contenuti testuali: la parola chiave nei contenuti testuali andrebbe ripetuta un massimo di tre volte. Idealmente una volta all’inizio, una al centro e una alla fine (ovviamente non vengono considerate in questo calcolo le parole chiave contenute nel titolo e nel sottotitolo che fanno, invece, parte di un calcolo a sé). Una ripetizione eccessiva della parola chiave porta ad una penalizzazione da parte di Google.
  2. Trascurare il cliente e rivolgere tutte le proprie attenzioni nel piacere al motore di ricerca: è vero che dobbiamo piacere a Google, ma questo non significa che dobbiamo perdere di vista l’utente finale. È lui, infatti, che deciderà se tornare o meno sul nostro sito e se acquistare o meno il prodotto o i servizi che offriamo. Se piacerai all’utente piacerai anche al motore di ricerca, ma non vale la stessa cosa al contrario. Se le parole chiave sono inserite in maniera troppo macchinosa o se l’ottimizzazione SEO ha portato il tuo sito ad essere poco fruibile dall’utente non stai seguendo la strada giusta, ma al contrario dovresti rivedere il tiro.

Se si fa attenzione a rispettare queste regole le probabilità di arrivare in prima pagina per le parole meno competitive è davvero molto alta. Per le parole, invece, con maggiore competitività bisognerà mettere in pratica un lavoro accurato di link building.