L’indirizzo IP è un indirizzo di protocollo internet che consiste in un numero che viene assegnato ai vari dispositivi quando utilizzano una connessione ad internet. Quindi ogni volta che un computer, un tablet o uno smartphone si collegano alla rete ricevono un numero unico, attraverso il quale il dispositivo stesso viene identificato e localizzato. Tutto questo è possibile attraverso due versioni dell’IP, IP4 e IP6. L’indirizzo IP è pubblico e si rivela molto importante, perché in questo modo il dispositivo che invia le comunicazioni e quello che le riceve possono rintracciarsi e scambiarsi informazioni.

Come cambiare l’indirizzo IP

A volte ci possiamo ritrovare nella situazione di dover cambiare l’indirizzo IP, un’esigenza di fronte alla quale ci troviamo per esempio quando vogliamo accedere a siti con blocchi IP, dunque un blocco geografico. In questo caso possiamo utilizzare una VPN Italia. Ma chiariamo subito che cos’è la VPN. Si tratta dell’acronimo di Virtual Private Network. Più precisamente infatti si dovrebbe parlare di rete VPN. Attraverso di essa possiamo sfruttare una connessione remota che nasconde l’indirizzo IP. Quest’ultimo viene sostituito con una rete privata virtuale. Il sito al quale siamo collegati con la rete VPN potrà individuare soltanto la posizione geografica della VPN stessa e non quella reale.

Per poter utilizzare nel modo più opportuno una VPN a questo scopo, occorre scaricare il client di riferimento e poi navigare attraverso un indirizzo IP del Paese che più ci interessa.

Che cosa può rivelare l’indirizzo IP

Sulla questione della necessità o meno di bloccare l’indirizzo IP è in corso un ampio dibattito. Alcuni esperti infatti sostengono che in molte occasioni potrebbe essere davvero importante ricorrere alla possibilità di bloccare l’indirizzo IP. Altri esperti, invece, sostengono che si dovrebbe evitare una soluzione di questo genere. In entrambi i casi vengono tirati in ballo problemi di sicurezza.

D’altronde non possiamo ignorare quali sono le funzioni specifiche dell’IP pubblico e che cosa esso può rivelare. Ricordiamoci sempre che l’indirizzo IP mette in chiaro alcune informazioni molto precise che riguardano la posizione da cui siamo collegati.

Attraverso l’IP si possono scoprire la città, il Paese, lo Stato, la provincia e il codice postale. Gli stessi siti web ai quali ci colleghiamo sono in grado di raccogliere tutte queste informazioni e possono delineare su di noi, attraverso le nostre attività online, un profilo molto approfondito.

Queste informazioni possono essere utilizzate anche a scopo pubblicitario. Basti pensare per esempio ai noti cookie, che sono in grado di tracciare ciò che più ci interessa in rete, per fare in modo che poi gli inserzionisti abbiano la possibilità di mostrarci le pubblicità che più ci potrebbero coinvolgere.

Il nostro provider è in grado di rintracciare ancora più informazioni. Noi siamo per il provider dei veri e propri clienti, di cui conoscono il nome, l’indirizzo, il numero di telefono e terzi potrebbero avere accesso anche alle nostre carte di credito e ai nostri conti bancari, se non vigessero le norme in tema di sicurezza riguardo alla protezione dei dati sensibili.

Bisogna poi pensare alla situazione di alcuni Paesi, come per esempio il Regno Unito e l’Australia. Qui il provider ha l’obbligo di conservare numerosi dati che riguardano la navigazione degli utenti. Inoltre i provider di questi Paesi hanno l’obbligo di consegnarli alle agenzie governative in caso di necessità senza neppure la richiesta di un mandato.

Quanto può essere importante quindi nascondere l’IP resta ancora una questione aperta, strettamente connessa alle misure e agli strumenti utilizzati dalle istituzioni per limitare l’accesso ai nostri dati sensibili da parte di soggetti terzi.